Gruppo Laico Canossiano

Il Gruppo Laico Canossiano, intitolato a «Giuseppina Ghisi», è sorto a Cremona nel 2001, di fronte allo storico palazzo di via Ruggero Manna, nel giorno stesso in cui le Madri lasciarono la città, dopo circa 140 anni di ininterrotta presenza, autentico punto di riferimento per intere generazioni in campo educativo.

Oggi l’organizzazione si occupa di promozione didattica, sia organizzando lezioni e conferenze in collaborazione con il Gruppo Operatori Culturali dell’Università Cattolica, soprattutto presso le scuole del territorio, sia curando il recupero scolastico di alunni in difficoltà o aiutando gli studenti universitari impegnati nell’elaborazione della tesi.

Svolge inoltre un’opera di promozione culturale attraverso questa piattaforma multimediale con la realizzazione di materiale video, audio e di testi di carattere tanto formativo quanto informativo, sia attraverso la realizzazione di incontri pubblici, convegni e corsi.

Dal 2004 il Gruppo Ghisi collabora con Fondazione Canossiana nella sua opera di promozione, coordinamento e sostegno delle missioni canossiane nel mondo, tramite progetti nel campo della beneficenza, dell’educazione e dell’assistenza socio-sanitaria. Ha già contribuito alla realizzazione di importanti iniziative in India, Brasile ed in Congo.

Negli anni la nostra organizzazione si è distinta anche per l’adesione all’Enac, Ente Nazionale Canossiano, nonché per il significativo sostegno concesso al Sies-Servizio Informativo Economico-Sociale dell’Università Cattolica.

Giuseppina Ghisi (1933 – 2006)

Giuseppina amava ricordare il suo intento: «Desidero restare nel cuore dei miei concittadini, non sulle labbra». E ci è riuscita.

Da sempre amante della sua Cremona (abitava in centro, all’ingresso di corso Campi), attiva in campo sociale fin da giovane (era stata anche presidente dell’Azione Cattolica femminile di S. Agostino), poi per decenni insegnante alle scuole superiori e sempre animata da generosa ma silenziosa (dunque evangelica) carità, Giuseppina non perse mai quel suo instancabile piglio con cui seppe organizzare iniziative importanti per la città, valorizzandola e promuovendone in particolare le espressioni artistiche – passione, quella per l’arte, condivisa con la Rosanna, anch’essa nota a Cremona.

Sorretta dalla convinzione che diversi suoi concittadini «di ogni estrazione sociale fossero in grado di capire la bellezza dell’arte in generale e in particolare quella pittorica»*, Giuseppina diede corpo a una straordinaria esperienza di mecenatismo: l’iniziativa “Per amore di Cremona adotta un dipinto” (1994-2002), con cui si provvide al restauro di ventiquattro dipinti del Museo “Ala Ponzone”, così restituiti alla cittadinanza, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato – qualcosa di arduo perfino per le istituzioni, ma non per lei.

Aderì spontaneamente ed entusiasticamente al Gruppo Laico Canossiano di Cremona sin dalla sua fondazione, nel 2001, e partecipò assiduamente ed attivamente a tutti gli incontri, in particolare a quelli di formazione mensile, almeno sinché la salute glielo consentì. Condivise le scelte intraprese e le iniziative promosse, cui non volle far mancare, con la consueta generosità, il proprio convinto sostegno.

Il suo sguardo era vivo, aperto sul futuro con l’amore del passato. Ed anche ora, quello sguardo, ci accompagna.

 

* Per amore di Cremona adotta un dipinto. 1994/2002, a cura di G. Ghisi e M. Zanardi Ricci, Bergamo, Grafica & Arte, 2003, p. 12.